LA COOPERATIVA AGRICOLA SANTANGIOLINA
Come già successo in passato, oggi vogliamo raccontarvi la storia di una cooperativa agricola di ritiro e trasformazione del latte, fatta da quasi 200 soci allevatori, 70 dipendenti, 2 caseifici e un burrificio, un centro di stoccaggio del latte e due società partecipate; il tutto per un fatturato annuo di oltre 130 milioni di euro.
Stiamo parlando della Cooperativa Santangiolina che ritira latte vaccino e caprino in tutte le province della Lombardia (escluso Sondrio) e nella provincia di Novara in Piemonte.
La storia di questa cooperativa parte oltre 60 anni fa, nel 1961, da un gruppo di piccoli allevatori del lodigiano che decisero di unirsi per diventare fornitori della Centrale del Latte di Milano.
Nel corso degli anni il numero dei soci è aumentato, grazie anche all’accorpamento di altre piccole cooperative come la cooperativa San Martino, la cooperativa San Fiorano e la Como Latte.
È però a partire dal 1990 che Santangiolina ha deciso di annettere al servizio di ritiro del latte, anche la parte di trasformazione casearia, grazie all’ingresso nella compagine sociale prima della marchigiana Cooperlat Tre Valli e poi della Latteria Sociale di Mantova.
Nel 2006 la Santangiolina ha visto un’altra tappa importante per la sua crescita, grazie all’acquisizione di un caseificio del Grana Padano a Volta Mantovana dove, dopo l’ampliamento e la costruzione del nuovo magazzino di stagionatura, si è arrivati a produrre circa 80.000 forme all’anno.
Questo stabilimento è stato il primo in Italia a ricevere la certificazione Carbon footprint, che riguarda il monitoraggio delle emissioni di gas serra lungo la filiera produttiva del Grana Padano.
Come detto in precedenza, oltre al ritiro e alla lavorazione del latte vaccino a partire dal 2019, la cooperativa vanta anche 7 soci allevatori di capre da latte; latte interamente trasformato nel caseificio di Pandino (CR).
La precedente proprietà lavorava latte di capra estero ma Santangiolina ha subito scelto di lavorare latte di capra italiano, all’inizio in acquisto e poi, come detto in precedenza, formando il ramo di latte di capra della cooperativa.
Ad oggi si può quindi dire che la produzione di formaggi caprini fatta in Santangiolina è con il 100% di latte di capra italiano!
Il caseificio lavora mediamente dai 180 q ai 300 q di latte caprino alla settimana, ritirati negli allevamenti il mercoledì e la domenica pomeriggio, stoccati nei tank refrigerati presenti all’esterno del caseificio e lavorati subito la mattina successiva.
È bene precisare che il latte di capra viene lavorato sulle stesse linee del latte vaccino, ma la lavorazione viene fatta in due momenti della giornata diversi per evitare contaminazioni; il latte di capra viene lavorato per primo a inizio giornata.
I controlli sulla qualità del latte sono molto rigidi: il latte, ancora in cisterna sul camion, viene analizzato con una prova rapida sugli inibenti e successivamente viene scaricato nei tank refrigerati dove, subito dopo, viene effettuato il Delvotest che verifica in modo più preciso l’effettiva assenza totale di inibenti.
Oltre a questo, appoggiandosi ad un laboratorio esterno, viene fatta l’analisi completa della qualità del latte per ogni camion scaricato, ripetuta tre volte al mese anche sul latte di massa nelle aziende, per la stima del “pagamento qualità”.
I controlli qualità, oltre che sulla materia prima, vengono anche fatti sul prodotto finito; i parametri verificati sono: umidità del prodotto, shelf-life e se i valori riportati sulla scheda tecnica di produzione sono mantenuti.
La cooperativa lavora il 100% del latte caprino e il 40% del latte vaccino ritirato, la restante parte di latte vaccino viene venduta sia a caseifici italiani che esteri.
Tra i formaggi vaccini prodotti, dobbiamo menzionare ben 4 DOP: Grana Padano, Taleggio (anche BIO), Salva Cremasco e Quartirolo Lombardo; oltre a questi troviamo in produzione: Gemma di latte (anche BIO), Pandìlatte, Pitalòu (anche BIO), Reale Dolcezza, Resegone e Fumetta.
I formaggi di capra prodotti da Santangiolina sono:
– Bianco Capra: formaggio dalla tipica struttura gessata e leggermente acidulo, aspetto bianco e occhiatura assente; ideale da abbinare a piatti freschi e insalate.
– Gemma di capra: caciotta dal sapore fresco, dolce e delicato. Occhiature fine e sparsa, crosta bianca ricoperta da Penicillium Candidum.
– Culmine di capra: formaggio a pasta molle a crosta lavata, dal sapore deciso e avvolgente. Crosta morbida e rosata, occhiatura fine o assente, stagionato minimo 35 giorni.
– Gerunda: caciotta dal sapore dolce e delicato, pasta morbida ed elastica, stagionato minimo 90 giorni. Ideale come formaggio da tavola o da abbinare a marmellate/miele.
Per avere un’idea dei trend dei consumi di formaggi caprini possiamo dire questo: la produzione era partita con un solo prodotto ma nell’arco di pochi anni si è arrivati ad ampliare la gamma. Questo fa capire come il latte di capra sia sempre più apprezzato e richiesto dai consumatori.
Santangiolina, nonostante la crescita, ha deciso di non acquistare latte esterno ma di dare precedenza all’ampliamento dei soci già in essere, per soddisfare le nuove richieste del mercato.
Il burro è un altro prodotto simbolo di Santagiolina, oggi viene prodotto tutto nello stabilimento di Ballabio (LC) in Valsassina, ma a breve la produzione completa verrà spostata nel nuovo burrificio in realizzazione presso il caseificio di Pandino.
I prodotti Santangiolina vengono venduti col marchio proprio in alcune catene della grande distribuzione, ma una buona parte della produzione viene venduta ad altri caseifici, stagionatori, grossisti che venderanno poi sotto altro marchio.
Se vi dovesse capitare di vedere il Grana Padano DOP 449, non esitate a prenderlo… è un prodotto Santangiolina!
Vorremmo ringraziare per la visita e la disponibilità tutta la cooperativa Santagiolina, in particolare Stefano Beia vicedirettore generale nonché responsabile del Caseificio di Pandino e Giuseppe Guainazzi allevatore caprino e socio della cooperativa, sempre attivo e molto propositivo nel promuove e far conoscere il settore caprino.