Caprino lattico piemontese
Tipo: caprino lattico fresco.
Materia prima: latte intero di capra, da solo o misto con latte ovino e vaccino.
Caseificazione: la lavorazione di questo formaggio è di tipo acido-presamica o lattica. Il latte viene lasciato acidificare alla T di 20°C, con una piccola aggiunta di caglio liquido di vitello o agnello. La coagulazione avviene in 18-24 ore alla stessa T, dopodichè la cagliata viene estratta senza romperla e trasferita in formelle di plastica. Segue una sosta su teli a sgrondare per almeno 3-5 ore, con un rivoltamento delle forme. La superficie delle forme può essere spolverata con aromi o spezie.
Stagionatura: consumato freschissimo.
Prodotto finito: forme di piccoli cilindri, altezza di 3-5 cm, diametro di 6-8 cm, peso variabile da 50 a 200 g; la crosta è assente; la pasta è di color bianco, morbida, finemente granulosa e priva di occhiatura.
Area di produzione: tutto l’arco alpino piemontese.
Periodo di produzione: tutto l’anno.