Domesticazione della Capra
Si ritiene che la capra sia stata domesticata nell’area oggi compresa tra Iran, Siria e Palestina intorno all’8000 a.C., quando i cacciatori-raccoglitori cominciarono a modificare il proprio stile di vita, passando gradualmente alla condizione di agricoltori-allevatori.
La domesticazione ha provocato nelle capre modificazioni a livello morfologico: riduzione della dimensione delle ossa degli arti, alterazione del nucleo osseo delle corna che divenne, specialmente nel maschio, più arrotondato e a forma di mandorla, più corto e di diametro inferiore. Per quanto riguarda la forma delle corna, attualmente le capre con corna ritorte prevalgono su quelle con corna dritte, mentre subito dopo la domesticazione le capre avevano per lo più corna dritte e a scimitarra; non si conosce però il motivo per cui capre con corna ritorte abbiano prevalso su quelle con corna dritte.
Le capre attualmente viventi possono essere classificate in quattro gruppi in base alla forma ed alla curvatura delle corna.
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Intorno al VII millennio a.C., la capra, al seguito delle migrazioni umane, compare a est fino al Pacifico e all’Oceano Indiano, a ovest fino all’Atlantico e attraverso l’Africa. Già in questo periodo la si ritrova in Grecia, da cui poi entra in Italia e in Europa.
In parte tratto da Clutton-Brock J., Storia naturale della domesticazione dei mammiferi, 2001, ed. Bollati Boringhieri.