Clamidiosi

E’ una malattia infettiva batterica caratterizzata da aborti endemici negli ovini-caprini.

SPECIE COLPITE
Caprini, ovini e raramente bovini.

AGENTE PATOGENO
Chlamydia abortus: sono batteri intracellulari, gram-negativi, dal ciclo di sviluppo bifasico. Hanno una scarsa resistenza ai raggi UV e vengono inattivati rapidamente dal calore.

EPIDEMIOLOGIA
Le Chlamydia vengono espulse insieme al feto abortito, alle membrane fetali e al secreto lochiale; venendo a contatto con questi elementi si ha la possibilità di contrarre la malattia. La trasmissione può avvenire anche oralmente mediante alimenti o acqua contaminata, più raro è il caso di trasmissione per via aerogena, venerea o attraverso il latte.
Una delle cause principali d’infezione è quella di acquistare delle caprette con infezione latente.

SINTOMI
La malattia provoca aborto tardivo nelle ultime 2-3 settimane di gravidanza o comunque a partire dal terzo mese. Nella placenta i cotiledoni sono necrotici e presentano una colorazione anormale. Gli aborti sono frequenti soprattutto in animali primipari.
Si ha la presenza di natimortalità e capretti disvitali.

PREVENZIONE E CURA
Il rispetto delle norme di biosicurezza è fondamentale per evitare la diffusione della malattia, così come l’igiene della lettiera e di tutti i materiali che vengono utilizzati durante l’assistenza al parto. Per avere la certezza della malattia, è necessaria la diagnosi in laboratorio tramite analisi del DNA.
E’ possibile intervenire ad aborti in corso, per cercare di ridurre i danni, trattando a tappeto con le tetracicline mentre, negli anni successivi, adottare una profilassi vaccinale.