ENTEROTOSSIEMIE
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Categoria principale: VETERINARIA
Con questo termine si indica un gruppo di malattie cosiddette condizionate, durante le quali agenti microbici inoffensivi e normalmente presenti nell’organismo evolvono verso forme pericolose e patologiche.
Tra questi, i più comuni sono i Clostridi, microrganismi anaerobi che vivono in simbiosi con gli animali, in particolare nel loro intestino. Tutti gli animali sani sono portatori di questi batteri, che in presenza di turbe dell’apparato gastro-intestinale o di modificazioni alimentari, possono produrre tossine, che scatenano la malattia.
I fattori alimentari che possono scatenare la produzione di tossine sono:
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eccesso di principi nutritivi nella razione, che influisce negativamente sul metabolismo;
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insufficienza di fibra nella razione, necessaria per una buona attività ruminale e metabolica;
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eccesso di sostanze proteiche nella dieta, che possono provocare intossicazione;
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passaggio di alimenti poco digeriti nell’intestino, che rappresentano un ottimo substrato di crescita per i Clostridi;
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cambiamento brusco di dieta.
Altri fattori che concorrono a scatenare questo tipo di malattie sono:
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contaminazione dei pascoli;
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stato immunitario depresso dell’animale;
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clima: capretti nati in periodi o ambienti molto umidi presentano un rischio maggiore di infezione.
PROFILASSI
Si effettua la vaccinazione con un vaccino stabulogeno, con due dosi a distanza di 10 giorni, su animali che non presentano un immediato rischio di infezione.
PREVENZIONE
È molto importante per evitare l’insorgenza di infezioni:
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precauzioni igieniche: cura dell’igiene in stalla, al parto, in sala mungitura;
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precauzioni alimentari: evitare bruschi cambiamenti di dieta, eccesso energetico o proteico, difetto di fibra;
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al pascolo: far consumare erba al giusto stadio vegetativo (né precoce né tradivo) e somministrare sale.